Lettera di ragguaglio del passaggio di Sua Maestà Cattolica
per gli Stati della Serenissima Repubblica di Genova
(Brescia, 1703)
Signor mio.
Mi avete fatta più volte
instanza d’una distinta Relazione del Passaggio della Maestà del
Rè Cattolico Filippo Quinto per lo Stato di questa Repubblica Serenissima,
e della forma da Lei tenuta nel ricevere sì Gran Monarca.
Questa vostra curiosità
è stata ben ragionevole: perché le comparse di Personaggi
di questa Sfera, non sono Fenomeni così frequenti: e dopo quasi
due Secoli, che accolser già un Carlo Quinto, ed un Filippo Secondo, non ricordavansi queste Spiaggie d’aver veduto
altro Monarca di Spagna. Mà se tanto tempo hò differito à soddisfare
ad una domanda sì giusta, sappiate che anche il mio indugio non è
stato senza ragione.
Mi scriveste che volevate
far comune questa mia lettera à tutti i nostri amici, e forse ancora farla
pubblica con la Stampa. Perciò, non avendo io da me solo osservar tutto,
hò dovuto ben informarmi ancor da gli altri; e con ciò prender più
tempo à scrivere, per meglio assicurarmi di quanto scrivevo.
Mi dovete donque un maggior obbligo per la stessa tardanza
à compiacervi; e con tutta verità diviene mio merito, quella stessa
che pareva mia colpa.
Mà senza più, veniamo
al Ragguaglio. Solamente nel leggerlo ricordatevi, ch’io qui non mi
pregio d’eleganza di stile, mà sol mi vanto di fedeltà di Racconto.
E perché abbiate un’intiera notizia del praticato dalla Repubblica,
lasciate ch’io prenda le mosse un passo più addietro, e che cominci
dalla Imbasceria mandata à Napoli...........